Eccomi!
Avendo già letto "pomodori verdi fritti..." mi sembra di essere tornata nella stessa atmosfera e anche nello stesso stile descrittivo. Non cambia di una virgola!
I personaggi femminili sono descritti con dovizia di particolari, il carattere è sempre ben definito e rappresenta degli standard precisi: la bigotta, l'ansiosa, la donna di successo, la vanitosa e permalosa...
Pensate alla descrizione della sorella di Elner in paradiso: perle al collo, ancora insopportabile e vanitosa come in vita....
Invece gli uomini sono tutti un po' sfocati, vivono in un mondo popolato da donne schematiche e sembrano prigionieri di questa vita in rosa. Nei "Pomodori verdi..." c'era un unico personaggio maschile che aveva avuto una certa impronta, chissà se qui ci sarà?
Mi aspetto che prima o poi qualche protagonista femminile si ribelli alla propia vita così ripetitiva e urli anche lei " TOWANDA!"
Concordo con Carla che il libro sarebbe una buona idea per una rappresentazione teatrale