CITAZIONE (**lasa72** @ 1/5/2011, 00:13)
per prima cosa....D'Annunzio
ho letto quasi tutto e mi ha veramente deluso, salvo la poesia, ma giusto la pioggia nel pineto!
leggi italo Svevo, la coscienza di zeno, che fra l'altro segue il suo personale flusso di coscienza, alla joyce, come fa Norma, i suoi dialoghi interni sono fantastici, si fa le domande e si da le risposte!
CITAZIONE (**lasa72** @ 1/5/2011, 00:13)
il libro scorre moooooooooooolto veloce, non è che celato fra le sue righe ci sia chissà quale messaggio, se non fate attenzione e siate sempre in ordine e pulite, perché l'incidente mortale è sempre dietro l'angolo. Avete notato come in tutti i telefilm tipo csi, ncsi, insomma sul genere, le case dove muore qualcuno sono sempre pulitissime ed ordinatissime, una volta hanno tirato su la coperta e sotto il letto non c'era un granello di polvere, mi viene da pensare a questa povera vecchietta che esce pensando di rientrare subito in casa, e invece....chissà se aveva le calze con i buchi? le mutande pulite? non ci si pensa mai, ma bisogna sempre avere la biancheria in ordine, del resto si può avere anche un banale malore e trovare il medico tipo george clooney, vogliamo mica presentarci senza trucco? sono fuori argomento, però credo che con italo svevo e james joyce mi sono guadagnata qualche bollino per il premio finale!!!
Ricordo che quando mancò mia nonna trovammo un cassetto pieno di biancheria nuova: quella per il dott o l'ospedale. No no gia' la sfiga di star male ci manca solo che poi il dott Rosso o il dott. Carter mi vedano con la mutanda lasbrata...
CITAZIONE (**lasa72** @ 1/5/2011, 00:13)
gigia non quotare, commenta anche tu? certo che in confronto i paesaggi di forster sono pura poesia.....
Non so piu' quante volte ho letto e visto il film di Casa Howard!!!!
Cmq tornando al libro direi che i primi capitoloi ci presentano i personaggi, Elner mi ricorda molto mia nonna (quella del suddetto cassetto), non fisicamente perche' a occhio erano una l'opposto dell'altra, ma quelle donne di una volta magari non colte ma molto concrete e sagge, non quella saggezza acquisita sui libri ma data dal buon senso e dall'intelligenza.
E' una persona estremamente positiva, direi che richiama appieno la frase iniziale del libro, vive come se ogni cosa fosse un miracolo, nel senso che si gode il piacere massimo anche delle cose piu' semplici (spesso le piu' importanti e non ce ne rendiamo conto) che la vita ci puo' offrire. Il piacere di scoprire e comprendere ogni giorno qualcosa di nuovo; forse il messaggio piu' grande sta proprio qui non sempre bisogna cercare qualcosa di grande quando ci sono tante "piccole" cose che ci riempiono la vita.
La nipote sembra agli antipodi ma e' cmq presentata in modo simpatico e diciamo che sembra che per lei in fondo ci sia ancora un po' di speranza, le vicine non le ho ancora capite, mi sembrano un po' petulanti, di sicuro non negative, ma vedro' l'evolversi dei personaggi...
Cmq lo trovo molto carino e scorre via velocissimo, se anche gli altri libri dell'autrice sono così appena finito questo me li divoro subito (sull sito di feltrinelli ho visto che i titoli mancanti che erano indicati con "prossimamente" sono stati tolti
- intando leggero' quelli che ho poi al limite scrivo all'editore per avere info!)