**lasa72** |
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| la dedica iniziale non l'avevo letta, ma la considerazione che mi viene spontanea è: benissimo, dopo che ho buttato fuori di casa lo splendido ho di nuovo la mia vita in mano, tanto non c'era mai, non partecipava a niente, si faaaceva i fatti suoi però riusciva a rompere. Adesso sono libera, di fare che non lo so, visto che non faccio nulla, ma sono felice, non devo niente a nessuno. ieri eravamo a spiaggia con le bambine e un'amica di giulia chiedeva "quando andate via?" risposta"quando vogliamo". in effetti non avere qualcuno a casa che aspetta di essere servito perché se prende una padella in mano per farsi da mangiare gli cade l'ernia...non ha prezzo, per tutto il resto c'è il divorzio!!!! certo mi ha fatto passare momenti di c@@@@, ma solo perché è un emerito str@@@, però vedere la sua faccia quando le bambine sbuffano e gli dicono che vogliono la mamma è impagabile. secondo me a farti andare avanti in molti casi è la disperazione, l'istinto di sopravvivenza, la voglia di dimostrare agli altri che sei qualcuno, che ce la puoi fare, poi il sorriso dei figli, i loro sguardi, quelli sì che sono i veri miracoli per cui tiri fuori le unghie e anche i denti...e a volte la mazza da baseball per sfasciare qualche lunotto posteriore
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